€ 231,00
Oggetto poetico, contenitore da tavolo in cristallo di Boemia con decorazione rimovibile in ottone lucido.
Esili foglie decorano le nostre tavole con lo stesso romanticismo che hanno quelle che in autunno ricoprono lievi i parchi newyorkesi. Come l’autunno a New York fa parte della collezione Frutteti, silhouettes mobili in metallo, delicatamente inserite sul bordo di un classico portafrutta in cristallo.
Codice: COMEAUTNYG
Dimensioni: 20,5 x 11x h 29 cm
Materiale: cristallo Bohemia, ottone
Finitura: Autunno a NY - ottone
Peso: 1,5 kg
Volume: 0,009 m3
Nota: Venduto in scatola regalo.
Nasce nella valle dei Camuni, la valle dei graffiti e del ferro. Poi inizia a viaggiare: Milano, Londra, Parigi, 7 anni on the road negli Stati Uniti. Torna infine a Milano dove apre il negozio “Balocchi e profumi” in cui respirare l’aria di novità che distingue le sue scoperte.
Per conoscere Gherardo Frassa scomparso prematuramente nel giugno del 2014, basti dire che definiva se stesso come un “eventologo” e che ha trascorso la sua vita tra arte, artigianato, moda e design. Mostre, libri, opere, oggetti, omaggi culturali, ricerche, ricostruzioni, iniziative commerciali, si è dedicato alle più svariate attività sempre con lo stesso anticonformismo, amore per l’inconsueto (specialmente se ha intelligenza e storia dietro di sé), attenzione maniacale per il particolare al quale univa strabordante ironia e allegra modestia.
L’amore per i graffiti, per il ferro e per il particolare trovano la sua massima espressione nel “travestimento” che forse ha amato di più e a cui ha dedicato i suoi ultimi anni di vita. Il coltivatore di fiori di latta, l’ideatore di quelle piccole sculture realizzate interamente in latta, dipinte a mano, raffiguranti fiori dalle forme più strane e fantasiose e ispirate dai disegni originali del futurista Osvaldo Bot e dalla sua “Flora meccanica futurista”.
Nasce nella valle dei Camuni, la valle dei graffiti e del ferro. Poi inizia a viaggiare: Milano, Londra, Parigi, 7 anni on the road negli Stati Uniti. Torna infine a Milano dove apre il negozio “Balocchi e profumi” in cui respirare l’aria di novità che distingue le sue scoperte.
Per conoscere Gherardo Frassa scomparso prematuramente nel giugno del 2014, basti dire che definiva se stesso come un “eventologo” e che ha trascorso la sua vita tra arte, artigianato, moda e design. Mostre, libri, opere, oggetti, omaggi culturali, ricerche, ricostruzioni, iniziative commerciali, si è dedicato alle più svariate attività sempre con lo stesso anticonformismo, amore per l’inconsueto (specialmente se ha intelligenza e storia dietro di sé), attenzione maniacale per il particolare al quale univa strabordante ironia e allegra modestia.
L’amore per i graffiti, per il ferro e per il particolare trovano la sua massima espressione nel “travestimento” che forse ha amato di più e a cui ha dedicato i suoi ultimi anni di vita. Il coltivatore di fiori di latta, l’ideatore di quelle piccole sculture realizzate interamente in latta, dipinte a mano, raffiguranti fiori dalle forme più strane e fantasiose e ispirate dai disegni originali del futurista Osvaldo Bot e dalla sua “Flora meccanica futurista”.